3月8日は国際女性デーです。この日は、国や民族、言語、文化、経済、政治の壁に関係なく、女性が達成してきた成果を認識する日です。「国際女性の日」は、北米とヨーロッパ全域で20世紀初頭に現れた労働運動に端を発しています。
「国際女性の日」はその頃から、先進国、途上国の双方で、女性にとって新しいグローバルな側面を担い続けてきました。国際的な女性運動の広がりは、国連が4回にわたり開催した世界女性会議に支えられ、この国際デーを、女性の権利と政治的、経済的分野への参加に対する支援を共に盛り立てていくきっかけとして役立っています。(国連HP「国際女性の日制定に至るまでの歴史」より一部抜粋)
今日は、現在イタリア文化会館で研修中のマルタとジュリアが国際女性デーに読みたいイタリアの本を皆さんに紹介します。
まず初めにマルタがダーチャ・マライーニの『イゾリーナ』(望月紀子訳、晶文社、1997)を紹介します。
ダーチャ・マライーニは1936年フィエーゾレに生まれた作家、詩人そして戯曲家である。人類学者東洋学者そして作家であった父のフォスコ・マライーニは、奨学金を得て来日し、家族を連れてイタリアを離れた。ダーチャ・マライーニは幼少期を日出ずる国で過ごした経験がある。初めは北海道、そして名古屋の外国人収容所へ移送される。事実、サロ共和国(イタリア社会共和国)の誕生により、フォスコと妻トパッツィアは同国への忠誠を拒否、戦争が終結するまで家族ともども抑留されたのだった。イタリアへ帰国したダーチャは、まずシチリアで暮らし、その後ローマへと移り作家活動を始める。彼女の作品に共通するのは、弱者に対する強い正義感である。特に道なき道を、それも障害だらけで一度躓いたら二度と立ち上がれなくなるような困難な道を行く人を解放したいという思いの強さだ。そのため著者はしばしば女性について、不当な扱いを受けていたり、男性の支配に身を置かされていたり、また自由になりたいと願う女性について語ってきた。この強い正義感、解放への探求そして尊厳が、今日私たちが皆さんに伝えたいと思う物語にも透けて見える。
Isolina (日本語タイトル『イゾリーナ』)は1985年にモンダドーリから刊行され、現在はリッツォーリから再刊行されている。話の筋はこうだ。1900年1月、うら若きイゾリーナはアルプス地方のエリート将校トリヴルツィオの子を身ごもる。堕胎を強要された彼女は、残酷な苦しみの果てに死んでしまう。この凶悪な事件を隠蔽するため、彼女の遺体は切り刻まれ、そしてアーディジェ川に捨てられる。このエリート将校の名誉を汚すまいと、上辺だけの捜査が行われ、被害者であるはずのイゾリーナは、偏見から不良娘という烙印を押されてしまう。最終的に公正な判決は下されず、イゾリーナの事件は忘れ去られてしまった。名声や権力が、一人の女性の命、彼女の意思そして彼女の権利より重いことを証明している。
ダーチャ・マライーニは、イゾリーナとトリヴルツィオが生きた19世紀のヴェローナで起きたこの残忍な出来事に光を当て、一人の少女の尊厳を取り戻していく。当時も今も、それほど大きくは変わっていない。イゾリーナのような事件は今も数多く新聞を賑わせている。全ての女性が尊重され当たり前の尊厳を持てるよう、国際女性デーのこの日に、この本を通して今一度考えるきっかけになることを願ってやまない。
Dacia Maraini, nata a Fiesole nel 1936, è una scrittrice, poetessa e drammaturga italiana. Il padre, Fosco Maraini, antropologo, orientalista e scrittore, vinse una borsa di studio in Giappone e lasciò l’Italia portando con sé tutta la sua famiglia. Dacia Maraini quindi passò gli anni della sua giovinezza nella terra del Sol Levante, prima in Hokkaid e poi in un campo di concentramento a Nagoya. Infatti, con la nascita della Repubblica di Salò, Fosco e la moglie Topazia, rifiutarono di aderirvi e furono internati con le figlie fino alla fine della guerra. Ritornata in Italia, si trasferì in Sicilia e poi a Roma, dove ebbe inizio la sua carriera letteraria. In tutte le sue opere traspare un forte senso di giustizia nei confronti delle persone più fragili e deboli, una volontà di riscatto verso coloro i quali la vita non ha concesso una strada in salita, ma una strada piena di ostacoli e buche dalle quali è difficile risalire una volta in cui si è sprofondati. Così l’autrice parla spesso di donne, donne che da sempre hanno vissuto in una condizione di inferiorità, donne che devono sottostare al volere degli uomini, donne che hanno voglia di riscattarsi. E questo forte senso di giustizia, di ricerca di riscatto e dignità traspare nel saggio di cui vorrei parlarvi ōoggi.
Con Isolina, in giapponese イゾリーナ, opera pubblicata nel 1985, Dacia Maraini racconta la storia di Isolina, giovane ragazza che a inizio Novecento rimane incinta di Trivulzio, un rinomato tenente degli Alpini. Costretta da quest’ultimo ad abortire, muore tra atroci sofferenze e per nascondere il criminoso incidente, viene fatta a pezzi e il suo corpo gettato nel fiume Adige. Per non disonorare il corpo degli Alpini, le indagini vengono depistate e il processo viene svolto in modo superficiale. Il pregiudizio fa sì che Isolina da vittima, diventi colpevole della sua stessa fine. Alla fine, non viene fatta giustizia, il caso viene dimenticato, di Isolina non rimane traccia. In un mondo patriarcale dove il prestigio e il potere valgono più della vita di una donna, della sua volontà, dei suoi diritti, Dacia Maraini non si arrende di fronte alle difficoltà di portare alla luce un caso che ormai il tempo ha cancellato del tutto e ripercorre nella Verona degli anni Ottanta i luoghi in cui Isolina e Trivulzio hanno vissuto, cercando di dare giustizia a una donna che di giustizia non ne ha avuto. Sia all’epoca che oggi le cose non sono poi così cambiate, di casi come quelli di Isolina purtroppo sono piene le pagine di cronaca. Speriamo che questo libro possa essere spunto di riflessione in occasione della Festa della Donna affinché tutte le donne possano avere il rispetto e la dignità che meritano.
(Marta)
Isolina, Dacia Maraini, Rizzoli, 1995