イタリアの小さな物語「Diversivo」

Ho comprato un chilo di pane d’Altamura dopo mesi che non ne mangiavo. In realtà non mi serviva a nulla ma volevo essere lì nel negozio per sorbirmi la coda delle quattro del pomeriggio e vedere l’umanità che popolava quell’ora a me così inconsueta.
Gente di tutti i tipi annoiata e desiderosa di sbrigarsela il prima possibile, mentre io me ne stavo in disparte ad osservare affascinato quello spettacolo di vita con il numero in mano . E’ poi arrivato sfortunatamente il mio turno ma ho procastinato la mia dipartita dal negozio lasciando passare una signora con il suo barboncino.
Volevo gustare ogni singolo istante di quella situazione, fino a non avere più scusanti e a farmi scacciare dal negoziante. Che spazientito tentava di carpirmi un’ordinazione che non avevo considerato. Ho letto la scritta Altamura e l’ho ripetuta: era l’etichetta più grande che campeggiava sullo scaffale del pane. Era la mia unica via d’uscita per svicolarmi da quel momento a testa alta e rispondere positivamente alle aspettative del panettiere e della società in generale.
Mi sono ritrovato fuori dal negozio con una pagnotta gigantesca e il portafoglio svuotato. Forse era più comodo un gelato. Ho sgranocchiato il mio fragrante acquisto seduto su una panchina al sole, già troppo forte per i miei occhi da talpa. Da lontano sentivo un vociare di mamme e bambini. Un pane dal sapore delizioso. Sapeva di libertà.

イタリア文化会館 東京
イタリア語学校

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